*Review Party* UN GIALLISTA SOTTO L'ALBERO di Silvia Devitofrancesco


Buon pomeriggio miei cari lettori.... diamo il via alle letture in tema natalizio, e lo facciamo proponendovi la lettura del nuovo romanzo nato dalla penna di Silvia Devitofrancesco. Dopo Buon Natale 2.0 e Un secondo primo natale ecco che ritorna con Un giallista sotto l'albero... venite a scoprire cosa ne penso... 


Abbandonato il suo paesello d'origine nel sud Italia, Sara, trentenne con un forte desiderio d'indipendenza e dalla mania d'inventare vite perfette, giunge a Londra, dove diviene la ghost social ufficiale di Thomas Heart, noto e aitante scrittore di gialli. A causa di un disguido, accaduto proprio sui social network, Sara viene licenziata. Un evento già di per sé traumatico destinato a mutare in una vera tragedia quando con una telefonata prima e un paio di note vocali su WhatsApp poi, i genitori annunciano di aver deciso di trascorrere le vacanze natalizie sul suolo britannico. Sarà anche questa l'occasione per conoscere l'interessante genero inglese del quale la loro adorata figlia ha "innocentemente" inventato l'esistenza. Tra intrighi, festività incombenti, momenti di tensione, ripensamenti e tante bugie, Sara imparerà a sue spese che la verità, per quanto amara possa essere, è sempre la scelta migliore.


Sara, arrivata alla veneranda età di trent'anni (veneranda per la madre), senza un lavoro, ma sopratutto senza un fidanzato con il quale poter organizzare un matrimonio da favola e avere tanti pargoletti, si trasferisce nella cara Londra, ovviamente seguendo un annuncio in cui le viene offerto un impiego. Ed è così che lascia i pettegolezzi e il mormorio delle "comari" del suo Paese per iniziare realmente la sua vita. 
Ed è qui che la ritroviamo dopo tre anni, in una Londra bellissima, magica e sfavillante sotto le sue luci natalizie e un'atmosfera che farebbe innamorare anche i cuori più glaciali. Peccato per Sarah (nome volutamente modificato dalla protagonista) che di romantico nella sua vita non c'è niente, anche se si ostina a credere ancora alle favole. Innamorata del suo datore di lavoro (che per inciso fa il giallista) si ritrova nel turbinio di una serie di sfortunati eventi attuati dalla protagonista grazie alle sue innumerevoli bugie. Ebbene si... la nostra protagonista è una bugiarda cronaca, ed è così che si inventa una vita che avrebbe tanto voluto vivere, ma che non è così. 
Ed è per questo che si ritrova in prossimità del Natale senza un lavoro (licenziata in tronco dopo aver omesso dei particolari al suo datore di lavoro del quale è perdutamente innamorata), senza uno straccio di fidanzato e con i genitori che per le vacanze natalizie decidono di andare a trovarla. 
Senza lavoro, senza un uomo e senza soldi la nostra Sara dovrà far fronte alle sue bugie, che lo sappiamo, hanno le gambe corte... 


Mi aspettavo, da questo romanzo, un atmosfera molto più natalizia. Ho sempre amato questa magica festività. Il natale è uno dei periodo più magici dell'anno e da eterna romantica mi sarei aspettata una storia decisamente più romantica (anche se nel finale ci riprendiamo alla grande). 
Sara, nonostante sia lontana dal suo Paese d'origine si ritrova invischiata dalle sue stesse bugie, dette per non far parlare male di sè a chi la conosce da una vita. Nonostante pensi di non farsi influenzare dalle dicerie della gente, ovviamente non è così. Si inventa addirittura una vita che non le appartiene, per poi crollare come un castello di carta perdendo la fiducia delle persone che ama. 
L'ho trovata un po' logorroica, e ogni tanto la narrazione si perde in particolari che non fanno parte del discorso. La scrittura dell'autrice, unite alla sua ironia, ovviamente rendono il romanzo molto carino, e sicuramente una lettura leggera e scacciapensieri (che però ti porta a riflettere, eh si... perchè i romanzi di Silvia Devitofrancesco non sono mai storie fine a sè stesse, ma portano con sè una buona dose di riflessioni) da fare proprio in prossimità delle festività natalizie. 
Bocciato assolutamente il personaggio maschile. Insomma, avrei preferito per un giallista un po' di più di spina dorsale, sopratutto nella prima parte del romanzo. 
Dopo aver letto Buon natale 2.0, romanzo che ho adorato e divorato, avevo aspettative molto alte per questo romanzo, comunque da non scartare! 

Alla prossima lettura 
Alla prossima lettura




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