*Recensione* Sono stata cattiva di Maura R.


La nostra Andrea oggi vi parla di un romanzo che non l'ha conquistata totalmente, anche se i presupposti sono fondate su buone basi, a volte ci troviamo di fronte ad una storia che non riesce a coinvolgerci totalmente... comunque, venite a scoprire cosa ha dire riguardo al romanzo di Maura R. Sono stata cattiva...



IL romanzo

Titolo: Sono stata cattiva
Autore: Maura R.
Editore: Self-publishing
Genere: Contemporary romance
Pagine: 295
Formato: digitale (euro 1,99) cartaceo (euro 13,00)
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L’amore unisce, l’amore divide. L’amore cura, l’amore è un killer. L’amore è tutto, ma a volte non basta. 
Come si può descrivere la paura? Per quel che mi riguarda, la racconterei esattamente così: improvvisamente, un giorno, per decisione di qualcun altro, la mia vita, che non era perfetta ma era la mia, fu spezzata, devastata, infettata dal suo male. Ogni sua decisione e ogni suo abuso ebbero il potere di danneggiarmi irreparabilmente. Sarei mai riuscita a risentire il battito del mio cuore? Il mio nome è Viola, ho venticinque anni e da tre vivo in bilico tra un passato che mi tormenta e un futuro dal quale mi ostino a fuggire. In bilico, spezzata da un uomo che mi ha sottratto l’anima. In bilico, tra i ricordi che tornano a farmi del male e il desiderio di andare oltre quella luce che intravedo, ma che si allontana quando la mia mente va in tilt. Nonostante la mia resistenza, un giorno ho incrociato due occhi verdi screziati che non hanno avuto paura di fissarmi e mi hanno tolto il respiro. Chi sei? Perché mi guardi così? Vorrei solo allontanarmi, ma non lo faccio. Forse questo è l’inizio di un nuovo capitolo della mia vita. Questo romanzo contiene scene di violenza fisica e mentale. Non adatta a persone suscettibili ai temi trattati. Se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto e consapevole..


Viola ha un passato tormentato, è stata rapita dalla persona cui credeva di potersi fidare, usata, stuprata, violentata sia fisicamente che mentalmente, tre anni dopo il suo ritrovamento è ancora disperata e tormentata da incubi e demoni del passato . Così per tentare di ristabilirsi lascia Torino per andare in un casale delle campagne piemontesi, ed è proprio qui che incontra Pietro, un giovane ragazzo alto e bello che fin da subito si accorge del malessere di Viola. 
La narrazione è affidata esclusivamente alla protagonista.

Se devo essere totalmente sincera, ho capito la storia, ma secondo me è scritta in modo un po’ confusionario, che mi ha spinto a rileggere più volte la stessa pagina in quanto presente e passato sono mischiati tra loro, così come i flashback ricorrenti di Viola si mischiano con scene che si stanno svolgendo nel presente e non si capisce quando iniziano e quando terminano. I personaggi, almeno quello di Viola è sicuramente ben descritto, soprattutto dal punto di vista psicologico, anche se purtroppo sempre in modo un po’ confusionario. Di Pietro non si sa molto, e quel poco che si sa è descritto sempre in maniera superficiale e a volte non si capisce bene. La decisione di scrivere un libro sulla violenza sulle donne è da apprezzare in quanto questo tema non è spesso trattato, anzi fa notare come purtroppo al mondo esistano davvero persone in grado di poter “uccidere “ dentro una persona pur non morendo davvero. Ma nella vita si deve avere la fortuna di incontrare le persone giuste, quelle per le quali provare a vivere di nuovo pur essendo rotte dentro, quelle che ti fanno capire che non tutto è perduto , le persone come Pietro per Viola. Quindi il messaggio che l'autrice ha voluto lanciare è sicuramente un messaggio forte e importante, che ho apprezzato.
Storia bella, ma peccato per la molta confusione che  ha fatto in modo che non mi coinvolgesse totalmente.

Alla prossima lettura




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