*Blogtour* IL RASOIO DI OCCAM Intervista all'autore ELTON VARFI

Buona sera lettori... ospitiamo oggi l'autore del thriller IL RAOSIO DI OCCAM seguite bene l'intervista e sopratutto... seguite il blogtour che vede protagonista il romanzo, perchè in palio c'è una copia cartacea... siete pronti? 

Ciao e benvenuto tra noi… Iniziamo la nostra chiacchierata

1) Come e quando è iniziata la tua passione per la scrittura?

R) Grazie per l'opportunità che mi offrite. 

Con precisione non saprei quando è nata la passione per la scrittura.

Fin da bambino leggevo romanzi di avventura dai quali, molto spesso, traevo spunti utili per mettere in moto la fantasia sicché potessi inventare delle storie che coinvolgevano me e i miei amici come protagonisti. 

2) C’è stato qualcuno, in particolare, che ti ha stimolato a pubblicare i tuoi racconti? 

R) No, nessuno mi ha incoraggiato in questo senso, piuttosto mi piace raccontare un particolare curioso. Quando ebbi ultimato il mio primo romanzo “Il fantasma di Margaret Houg” all’atto della stampa, non ero pronto io, come autore intendo, poiché non mi sentivo all'altezza, addirittura provavo timore e vergogna al solo pensiero di pubblicare un libro. Poi, fortunatamente, è svanita ogni reticenza e ogni dubbio, e sono riuscito a pianificare l’uscita del mio secondo romanzo.

3) Il tuo ultimo romanzo è “Il rasoio di Occam”, come sono nati i personaggi e la storia? 

R) I romanzi nascono sempre nella stessa maniera. Un’idea, un ronzio ininterrotto nella mia mente poi, pian piano, tutto prende forma. Non utilizzo un ordine ben determinato nel corso della stesura del romanzo infatti, nel Rasoio di Occam, ho scritto prima il finale poi ho cambiato per ben tre volte l’introduzione. 

Per i personaggi, invece, cerco di essere più preciso possibile. I protagonisti delle mie storie devono essere credibili; per questo motivo leggo diversi generi letterari e mi documento anche su particolari personaggi realmente esistiti.  

4) Ho letto che sei appassionato di storia e di albanologia. Studi molto particolari, come nascono queste due passioni e cosa hanno in comune tra loro? 

R) Sì, sono molto interessato alla storia e quindi a un passato lontano, ma soprattutto mi interesso della lingua albanese. Questa passione è nata nell’ambito delle letture, dei vari saggi anche datati, nel corso delle quali estrapolavo, all’inizio, piccoli brani, poi man mano pagine intere . Mi sono ritrovato in possesso di notevole quantità di materiale che non sapevo cosa farne. Cosi ho avuto l’idea di creare un blog che mi desse l’opportunità di divulgare gli estratti di queste mie letture. Il blog ebbe un successo che superò ogni aspettativa. Anche oggi che ho smesso di aggiornare questo diario di informazione, sono molto orgoglioso del lavoro svolto sino a ora.  

5) I tuoi studi sono riconducibili ai tuoi romanzi? 

R) Mi piacerebbe ma non è ancora il momento giusto, se non altro perché dovrei scrivere romanzi tipo Il codice Da Vinci.

6) Quanto di Elton c’è nei tuoi personaggi? 

R) Come ho già detto i personaggi devono essere, il più possibile, credibili  pertanto, quando mi ritrovo in un particolare stato d’animo ne utilizzo l’intonazione della sfumatura che, successivamente, “cucio” addosso a loro, ovviamente rispettando le condizioni di compatibilità con il carattere che gli ho dato e della stretta pertinenza con la storia da raccontare. Quindi rispondo con un sì. C’è un pò di me nei miei personaggi. 

7) Scrivere un thriller penso sia abbastanza impegnativo, hai mai provato a scrivere un altro genere che si distanzia molto dal tuo? 

R) Sto scrivendo, almeno sto provando a scrivere un romanzo horror. In determinati casi, per esempio, quando mi ritrovo in una fase di “arresto di idee”, scrivo racconti brevi, magari avvalendomi di una tematica fantastica, soprannaturale, horror. Una specie di weird tales  per intenderci.

8) Qual è il genere che, invece, non scriveresti mai?

R) I romanzi rosa, non perché li disdegno, ma non ne sarei in grado. 

9) Parliamo nello specifico del tuo ultimo lavoro, la copertina è molto suggestiva, c’è qualche richiamo alla storia narrata? 

R) Cominciamo col dire che la copertina è stata creata da Paola Catozza. Dopo varie ricerche sono riuscito a contattarla, poiché mi hanno attirato le sue copertine, a mio avviso, ben fatte.  Mi ricordo che le ho chiesto se fosse stato possibile realizzare una copertina con una rosa rossa sanguinante, lei è stata brava a trasformare la mia idea in qualcosa di concreto. Per quanto riguarda il richiamo alla storia, beh…potrebbe  anche essere 

10) Quale personaggio ti ha dato del filo da torcere mentre scrivevi e quale invece è più affine a te? 

R) Rick Nemes, è bello tosto, è lui il protagonista assoluto della storia, ed è anche quello più “viziato”. Posso dire che mi ha dato parecchio filo da torcere perché vuole la scena tutta per sé. Josh Murray invece è il partner di Rick Nemes. Se quest’ultimo è abbastanza calcolatore, Josh è molto istintivo,  prende decisioni estremamente istintive che potremo definire di “pancia”. Credo che Josh Murray sia il personaggio più affine a me,  se non altro, perché è molto “ingenuo”.

11) Cosa si devono aspettare i lettori da questa nuova storia? 

R) Posso dire cosa non devono aspettarsi. Di certo non una storia convenzionale che abbia un finale scontato e tenere sempre a mente che “la verità sarà sconvolgente”.

12) Un autore che ti piace particolarmente e che compri a occhi chiusi? 

R) Andrea Cammilleri. Un mito assoluto. 

13) Se potessi tornare indietro nel tempo, a quale anno torneresti e cambieresti qualcosa? 

R) Se potessi tornare indietro nel tempo, lo farei solo per passare qualche attimo con persone che non ci sono più e che hanno lasciato un vuoto incolmabile in me. Non cambierei nulla della mia vita, nel corso della quale ho assunto ogni decisione con risolutezza, in totale libertà e assoluta coscienza. Sono state proprio quelle decisioni, giuste o sbagliate, che hanno modellato l’uomo che sono oggi. 

14) Domanda inversa: come ti vedi tra cinque anni? 

R) Mi vedo padre, di almeno due figli, carico di impegni quotidiani, ma sempre con un margine di spazio che mi offra l’opportunità di coltivare la più grande passione che ho, appunto scrivere.

15) Come scegli le ambientazioni per i tuoi romanzi? 

R) Ho un punto debole per Londra e in genere per il mondo anglosassone. 

16) In quale posto ti piacerebbe ambientare un romanzo futuro? 

R) Tra Providence, Rhode Island e Palermo.

17) Sogni nel cassetto?

R) Ne ho in abbondanza, ma sono consapevole che parecchi rimarranno tali. 

Grazie per essere stato con noi.   

Elton: "Grazie a voi." 

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