Buona sera gruppo,
voglio presentarvi un nuovo romanzo di un autrice che ha tutte le carte in regola per farci sognare con il suo romanzo, oggi per voi ospitiamo proprio lei, la creatrice di questa nuova storia con un'intervista tutta per voi, quindi prendete i pop corn... mettetevi comodi e leggete cosa ci racconta Andrea Golden
Prima però... conosciamo il romanzo...
QUANDO HAI PERSO LA SPERANZA DI
POTERTI
INNAMORARE DI NUOVO…
L’autrice ci immerge candidamente in una bella storia
d’amore che si svolge in
due scenari diametralmente
opposti: uno pieno di opulenza e l’altro devastato
dalla
povertà, in un ambiente simile a quello de “La mia Africa”.
Una storia
raccontata in prima persona da entrambi i
personaggi, da due prospettive
diverse.
Una donna indipendente e stanca degli uomini finisce per
Una donna indipendente e stanca degli uomini finisce per
innamorarsi del suo
nuovo architetto. Attraverseranno mille
vicissitudini, ma le loro anime si
ritroveranno in Africa,
dove inizieranno una vita che li arricchirà umanamente.
Una storia d’amore che ti conquisterà, unendo dolcezza ed
Una storia d’amore che ti conquisterà, unendo dolcezza ed
emozione…
Avventure e
disavventure di una scrittrice indipendente: Andrea Golden.
Mi
sono avviata nel mondo della narrativa per addentrarmi in qualcosa di nuovo, in
una sfida: sarei stata capace? Era un
momento della mia vita in cui avevo bisogno di sapere fin dove potevo arrivare.
Una volta superati i primi ostacoli, come definire lo stile di scrittura più
appropriato, studiare le piattaforme su cui pubblicare, innovare col mio modo
di scrivere, ecc., mi sono buttata come scrittrice indipendente nella
piattaforma di Amazon col mio primo romanzo “Toccare il cielo di Manhattan”.
Durante i primi mesi, sono rimasta incredibilmente nei primi posti tra i libri
più venduti su Amazon Spagna; a questo romanzo si era interessata addirittura
una grande casa editrice, sebbene poi non siamo arrivati a nessun accordo per
la pubblicazione sotto il suo marchio, dato che si trattava della prima opera
che avevo scritto. Poi sono spuntate altre case editrici interessate al libro.
Ma alla fine ho deciso di continuare a modo mio: essendo la padrona della mia
opera senza cedere a nessun altro i diritti per la pubblicazione.
Il mio primo libro, “Toccare il cielo di Manhattan”, è stato l’inizio di quella
che sarebbe stata la ricerca di un mio stile proprio, del cominciare a
definirlo. È un romanzo appassionante con grandi dosi d’emozione. La sicurezza
che mi ha dato l’essere piaciuta mi ha lanciato verso la mia seconda opera.
Con “Los secretos de un recuerdo”, sono
migliorata nella forma e ho osato cimentarmi con un argomento trattato mille
volte sia nella narrativa che nei film: un grande amore in un ambiente
scoraggiante com’è stata la Seconda guerra mondiale; ma ci ho aggiunto un
rapporto inedito tra due donne di indole opposta: un’ebrea che cerca di
sopravvivere e la moglie di un alto funzionario tedesco. Un libro azzardato che
fin dalla sua pubblicazione mi fa sentire al settimo cielo grazie al suo
successo.
Per mano di Cinzia Rizzotto, la mia traduttrice per
l’italiano, ho osato pubblicare in questa lingua e in questo paese, nel quale
ho riposto grandi aspettative. Ho messo a disposizione dei lettori la mia prima
opera, sempre con l’idea di far tradurre il mio secondo libro se il mio stile
fosse piaciuto. Devo confessare che sta risultando più difficile del previsto e
che senza l’appoggio dei lettori verso quest’opera per ora non prevedo di far
tradurre il mio secondo meraviglioso romanzo, che mi sta dando molte soddisfazioni
e molti riconoscimenti letterari. Il lavoro della traduzione è arduo, faticoso,
e per me sarebbe una grande soddisfazione che tutto quanto è stato investito
fosse ripagato con molti lettori che leggono “Toccare il cielo di Manhattan”,
che mi possano scoprire tra queste incantevoli linee.
Ringrazio l’opportunità che mi viene offerta con
questa intervista e spero di conquistare, un giorno, il cuore dei lettori di
questo paese meraviglioso.
Perché questo
genere narrativo e non un altro?
Non ho un genere narrativo definito in modo concreto,
scrivo quello che mi ispirano le storie. Sto sperimentando con la scrittura.
Propongo una lettura amena, con una narrazione coinvolgente, con storie inedite
e un tocco molto personale, nello scrivere, che credo stia piacendo. Non voglio
essere una qualsiasi, mi propongo di spiccare, di dare un tocco diverso sia a
quello che si racconta sia al modo in cui lo si fa.
Perché il
self-publishing? E cosa ti ha fatto scegliere una piattaforma piuttosto di
altre?
Dopo aver studiato varie piattaforme, credo che Amazon
sia la maggiore potenza, per quanto riguarda il self-publishing, che esiste
attualmente. Ho ricevuto proposte editoriali con contratti complessi che
pregiudicavano troppo l’opera e il mio futuro come scrittrice. Ho preferito
continuare per conto mio, godendo del mio stesso lavoro pubblicitario e con
assoluta libertà sui miei libri.
Cartaceo o ebook?
Leggo sulla carta e correggo le mie opere in formato ebook. La nuova generazione è abituata al digitale e questo è il cammino per uno scrittore che si voglia espandere. Personalmente, per le mie letture preferisco il cartaceo.
Leggo sulla carta e correggo le mie opere in formato ebook. La nuova generazione è abituata al digitale e questo è il cammino per uno scrittore che si voglia espandere. Personalmente, per le mie letture preferisco il cartaceo.
Come scrivi?
Durante
la settimana sono una lavoratrice, madre, cuoca, psicologa ... donna!
Nonostante la mia mente possa evadere o divagare di tanto in tanto, la
scrittrice compare il venerdì mattina, dopo un caffè, nel silenzio di casa mia,
quando le mie dita toccano la tastiera del portatile e la mia vista evade
attraverso i vetri della finestra che mostrano un cielo dipinto di nuvole e lo
sfondo azzurro del mar Mediterraneo. In quel momento divento la scrittrice
Andrea Golden.
Da dove trovi l’ispirazione?
Nelle
mie due opere ho scritto su dei luoghi e dei momenti storici che hanno sempre
attirato la mia attenzione: l’Africa, la Seconda guerra mondiale... Cerco di
portare le mie storie nella mia zona di comfort. Poi sogno ogni scena,
soprattutto nelle tre parti fondamentali: l’inizio, lo svolgimento della trama
e la fine.
Hai qualche aneddoto, positivo o
negativo, da raccontare sulla tua esperienza come autrice indipendente?
Como aneddoto, il
giorno in cui ho ricevuto una telefonata dalla grande casa editrice “Planeta”.
Sono rimasta impressionata al sapere che il mio primo libro era piaciuto, che
era stato apprezzato, e una frase mi ha lasciato completamente stordita: “Lo
stile è uno dei valori principali di un romanzo. Questo è scritto in una prosa
sicura, decisa, piena di ricche descrizioni. Se è il primo romanzo
dell’autrice, la terrei d’occhio”. Volevano seguirmi (non pubblicarmi),
verificare cosa sarei stata capace di scrivere nella mia sfida successiva.
Questa è stata la spinta decisiva per farmi continuare a scrivere.
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