*Recensione* Three Point Shot di Martina Pirone

 


Buongiorno Readers... eccomi nuovamente con voi ed eccomi nuovamente a parlarvi di romanzi... allora... è doveroso chiedere un immenso SCUSA all'autrice che ha aspettato questa recensione un'eternità e che sarebbe dovuta uscire durante il review party dedicato al romanzo... per questioni di carattere tecnico non sono riuscita a pubblicare nè questa, nè le successive recensioni... decidendo quindi di staccare un paio di giorni dai social per riacquistare la sanità mentale e la pazienza... Vi anticipo fin da ora che... se non troverete le grafiche uguale alle altre recensioni, non è assolutamente per discriminazione.. semplicemente perchè mi trovo a lavorare con il pc di mia sorella e dobbiamo fare quel che si può... detto questo, quest'oggi vi parlo del romanzo di Martina Pirone "Three Point Shot" ri-editato e in una nuova veste grafica... vi lascio alla mia opinione 


IL romanzo

Titolo: Three Point Shot
Autore: Martina Pirone
Editore: Self-publishing
Serie: Never Let me down #1
Genere: Sport romance
Pagine: 284
Formato: digitale (euro 1,99)
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Dave ha 24 anni e pochi semplici obiettivi: diventare un giocatore di basket professionista, approdare in serie A e non soffrire più per colpa di una ragazza. Ma quando nella sua vita arriva Alida, esuberante italo-messicana dalle mille risorse e con una passione smodata per il basket, ignorare i suoi sentimenti per salvaguardare il proprio cuore diventa una partita quasi impossibile da giocare. Tra loro si accende subito una scintilla, ma se per Alida lui è molto più̀ di un amico, Dave farà di tutto per togliere ossigeno alle divampanti emozioni che prova, quando quella “nanetta” tutto pepe si trova nelle vicinanze. E quando il loro rapporto giunge finalmente a una svolta decisiva, sarà il destino a offrire loro l’occasione di un tiro da tre o il rischio di una tremenda disfatta. E se le loro scelte per il futuro li mettessero su strade diverse? L'amore sarà̀ più̀ forte delle ambizioni di una vita intera?.


Dave e Alida hanno molto in comune: una famiglia che non riesce a supportarli come dovrebbe, una passione per il basket, delusioni di cuore e un'amica comune, Giorgia. Ed è proprio grazie a quest'ultima che i due si incontreranno. 
Alida è una ragazza timida e riservata, e tende a proteggere il suo cuore dagli sconosciuti. Dave, nonostante abbia un carattere gioviale ed espansivo (mai però come i suoi migliori amici e compagni di squadra) si ritrova a dover fare i conti con un passato alle spalle che lo ha travolto e ha mandato in frantumi il suo cuore, ecco perchè non è interessato alle ragazze per il momento. La sua unica ossessione è il basket. La squadra in cui gioca è la sua vita, ormai. Fino a quando un paio di occhi color cioccolato non invadono il suo campo e allora la partita in gioco prenderà tutta un'altra svolta. 
I sentimenti ci sono, sono tangibili, vibrano tra le pagine di questo romanzo, così come l'amore per lo sport che lo contraddistingue. I riferimenti al basket infatti sono davvero molti, anche per descrivere metafore riguardante qualche atteggiamento dei due protagonisti... e non posso dire che Dave e Alida non abbiano tanto da dire... la loro storia non è lineare, come si potrebbe pensare... è sempre un passo avanti e uno indietro, anche a causa del loro vissuto che porterà i due protagonisti a meditare, parecchio, prima di agire. Questa però non è la regola... ci sono scene in cui vediamo un Dave padrone della situazione, che affronta il sentimento che sta nascendo per Alida di petto, proprio come affronterebbe un avversario. 
Alida ha comunque il sangue messicano che le scorre nelle vene, anche se la sua indole timida la porta a creare un muro tra lei e il mondo. Dave sarà in grado di scavalcare quel muro, ma con non poca fatica... e alla fine, ciò che più li accomuna potrà essere la causa della loro divisione... 
Non posso dire che non mi sia piaciuto il romanzo. La storia è ben scritta, risalta molto il valore dell'amicizia che a volte sembra prendere la scena e diventare lei la protagonista assoluta, l'autrice è stata anche molto brava a descrivere il contorno che circonda Dave e Alida, creando un paesaggio di personaggi caleidoscopici... 
Avrei, però preferito un po' più di fluidità nella narrazione, più dialoghi e meno pensieri che creano quasi un monologo e, a mio parere, rallentano un po' la lettura. Alcune ripetizioni di concetti nella parte iniziale del romanzo mi hanno fatto storcere un po' il naso... ma alla fine ciò che conta è la sensazione che una storia lascia dentro ognuno di noi, e Dave e Alida hanno davvero molto da raccontare. 

Alla prossima lettura



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