Apriamo la casellina n. 07 del nostro Jane's Sweet Christmas dove ritroviamo la penna esilarante di Rujada Atzori con un romanzo rivisitato, ma che io all'epoca non avevo letto, quindi per me questa lettura è stata nuova di zecca.
Vi lascio alla mia recensione...
IL romanzo
Titolo: Come (non) innamorarsi a NataleAutore: Rujada Atzori
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 16 novembre 2025
Genere: Commedia romantica
Trope: Instalove
Pagine: 137
Formato: digitale (euro 2,70) cartaceo (euro 10,90)
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Promesse da mantenere? Non a Natale.
Poppy aveva deciso: niente più drammi sentimentali, solo leggerezza e divertimento. Peccato che il destino, tra un gin-tonic di troppo, un Babbo Natale poco convenzionale e una Londra scintillante di luci natalizie, abbia altri piani.
Tra figuracce epiche, disastri annunciati e promesse (ovviamente non mantenute), l’amore bussa quando meno te lo aspetti. E se sopravvivere al Natale è già un’impresa... provateci voi a non innamorarvi!
Una commedia romantica brillante, ironica e caotica al punto giusto, perfetta per chi ama le feste, le risate e le storie d’amore che scaldano il cuore.
** ATTENZIONE: Questa è una seconda edizione, con capitoli inediti **
La mia recensione
A prescindere dal fatto che il romanzo è ambientato nel periodo natalizio, devo ammettere che ho percepito poco l'atmosfera natalizia. Diciamo che l'autrice ci mostra un'altra faccia della medaglia Natale, un risvolto molto più disilluso e per nulla magico.
Lei infatti viene lasciata dal fidanzato proprio il giorno del suo compleanno e sotto il periodo delle festività, inoltre perde anche il lavoro. Non le resta che mettersi un vestito carino e andare a perdere la sobrietà e la dignità in un bar, dove incontra... Babbo Natale. Ok, non il vero, ovviamente. Un tizio che si veste da Santa Claus per lavoro e che decide di portarla a casa, dato che la povera Poppy non si reggeva nemmeno in piedi da quanto alcol aveva ingurgitato. Si presuppone abbia imparato la lezione, e invece no... ci saranno altri momenti di ubriaca follia.
Nei primi quattro capitoli capiamo che la povera protagonista sfortunella di questa storia stia cercando in modo inesorabile la sua dignità, il problema è che la cerca sul fondo di una bottiglia di alcol e quindi non la troverà mai... abbiamo capito che non hai capito Poppy... passiamo oltre!
"Sto bene. O sto imparando a stare bene."
Ovviamente il suo background non è affatto semplice, ecco perchè le capita a fagiolo un Santa Claus alquanto atipico, perchè diciamoci la verità, chi diavolo si porterebbe a casa una sconosciuta ubriaca fradicia? Solo un folle, ma qui siamo in un libro e soprattutto nel periodo di Natale in cui tutto può accadere.
"Lo odio. Lo odio quando fa l'occhiolino. Ma odio ancora di più che un pochino... mi piaccia."
Eccolo! Lo spiraglio che stavamo cercando per uscire dall'impass dell'ex fidanzato e ritrovare quel briciolo di amor proprio perduto sul fondo di un cocktail. Però... non tutti i piani vanno come dovrebbero e quelli di Poppy andranno sicuramente a.... farsi benedire!
"Le battute sono banali, il finale è prevedibile, ma noi ridiamo lo stesso"
E io continuo la mia lettura, non per obbligo, ma per relax... perchè dopo una giornata passata a fare lezione di catechismo a dei bambini di seconda elementare che mi dicono che Babbo Natale non esiste (sì, certo... andate a dirlo a Felipe), e un'altra successiva ora di catechismo ai bambini di quarta elementare pronti a saltarsi al collo per ammazzarsi, una lettura assurda e straordinariamente scaccia-pensieri è quello che mi serve.
A volte le storie non devono avere un senso logico, devono solo essere come balsamo sulla vita e la scrittura di Rujada Atzori lo è sicuramente.
Anche se i protagonisti sono quello che sono (ok il cuore spezzato, ma ad un certo punto mi pare che il nostro Felipe si sia bruciato tutti i neuroni), la scrittura della Atzori resta comunque brillante e ricca di umorismo e scene al limite dell'assurdo (no spoiler!).
Tutto sommato è stata una lettura piacevole e sicuramente con una carica emotiva molto alta.
"Non lo so davvero come si fa ad andare avanti, quando qualcuno ti ha fatto a pezzi."
Noi ci vediamo domani, con la casellina n. 08
Alla prossima lettura
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